Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2015

Presentazione del libro "I caduti di pietra" di Giuseppe Russo

Nel mio modesto blog solitamente scrivo di libri che mi hanno colpita in positivo o che comunque mi hanno lasciato qualcosa da dire. Di norma non accetto di scrivere di libri che mi viene chiesto di recensire. Questa volta ho fatto uno strappo alla regola, ho scelto di approfondire la conoscenza di un libro storico su un tema a me caro: la seconda guerra mondiale in Italia; in particolare questo libro parla della peculiarità della seconda guerra mondiale in Campania. Il libro di cui sto per parlare di intitola "I caduti di pietra -storia di una regione in cui cadde anche la cultura". L'autore è nato nel 1972, si chiama Giuseppe Russo e ci racconta come Napoli fosse un punto strategico verso il Mediterraneo durante la seconda guerra mondiale, di come i centri storici campani siano stati calpestati da avversari e alleati nelle diverse fasi della guerra. L'autore mi ha dato la possibilità di porgli qualche domanda per approfondire il testo. Da dove nasce l'idea

Copia-e-incolla di Danny Wallace

Avevo bisogno di un bel libro british di un autore della mia generazione e devo dire che sono rimasta soddisfatta della mia scelta. Di Danny Wallace avevo letto La ragazza di Charlotte street , ma a differenza di quest'ultimo, la lettura di Copia-e-incolla è stata molto scorrevole, l'ho terminato davvero in breve tempo. Si tratta del classico libro di narrativa contemporanea inglese, non può non ricordare Hornby, ma con questo non voglio dire che ne sia un'imitazione, anzi. Il protagonista è Tom, un trentenne che da qualche anno vive a Londra; fa lo speaker in un programma radiofonico. Il libro si apre con un breve messaggio lasciatogli dalla sua compagna che recita: "Tom, me ne vado, ma non ti lascio. Tu continua pure come sempre.  Con amore, Hayley" . Tom reagisce con stupore e inizia un percorso alla ricerca di Hayley che lo porterà a capire meglio chi è la sua compagna e a fare un viaggio che gli consentirà di avere il coraggio di guardare a nuovi aspet

I Privilegiati di Jonathan Dee

Prima di leggere le mie impressioni di lettura si consiglia di leggere la  cookies policy  del blog I Privilegiati  di Jonathan Dee è un libro del 2010 edito da Neri Pozza, io l'ho letto nell'edizione economica di Beat. La moralità è al centro di questo romanzo, o meglio un concetto distorto della stessa, quasi si trattasse di una forma di moralità che si è sviluppata nella società attuale in cui i legami affettivi sono sempre meno diffusi, in cui aumenta la solitudine e conta solo dare il massimo possibile a chi si vuole bene, senza badare ai mezzi che si utilizzano per raggiungere l'obiettivo. Nella mia esperienza di lettura, il primo capitolo da solo ha dato gran parte del valore al libro. Qui Dee racconta il matrimonio dei due protagonisti, il tutto sembra una grande sinestesia fatta di voci, suoni, colori. Mancano le emozioni, o meglio, sembra non arrivino mai ad un certo livello di complessità. Il modo in cui Dee inizia il libro ha rafforzato in me l'ide

Cookies policy

Cookies Policy Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs 30 giugno 2003 n. 196 , “Codice in materia di protezione dei dati personali”, di seguito viene fornita la Privacy Policy del blog  Letture di tutti i colori Questo blog è un sito amatoriale e non rappresenta una testata giornalistica, non essendo aggiornato con regolarità. Inoltre è un blog senza alcun fine di lucro e che non ospita nemmeno servizi come Adsense o prodotti simili. La Cookies Policy(la politica relativa all'uso di cookies), viene applicata a tutti i siti internet, alle pagine brandizzate, alle piattaforme di terze parti (ad esempio, Facebook o YouTube), e alle applicazioni a cui si fa accesso o che vengono utilizzate attraverso tali siti internet o alle piattaforme di terze parti che siano condotte da o per conto del qui presente blog. Connettendovi al blog acconsentite anche all'utilizzo dei cookies in conformità con la sopracitata “Cookies Policy”. Se non si acconsente all'utilizzo dei cookies in

La ferocia di Nicola Lagioia

Questo libro ha catalizzato la mia attenzione grazie alla sua copertina. Non è mia abitudine lasciarmi sedurre dalle copertine, questa invece mi ha letteralmente spinto ad acquistare il libro. L'immagine unita al titolo riassumono, nella sensazione che mi hanno dato, ciò che alla fine mi ha trasmesso la lettura del libro. Siamo in Puglia, espediente per raccontare la società di oggi e alcune storture che la caratterizzano, è la morte di una giovane donna appartenente ad una famiglia arricchitasi con speculazioni edilizie. Non si tratta di un libro di facile lettura, io l'ho portato avanti molto tempo, ha bisogno di essere preso a piccole dosi, lasciato decantare. E' un romanzo corale dove parlano moltissime voci le quali permettono al lettore di percepire impressioni molto poco nette dei vari personaggi. Le personalità non vengono approfondite, vengono offerti degli scorci, delle impressioni, che suscitano emozioni poco chiare e identificabili legate ai protagonisti .

Letteratura e 25 aprile

Tu non sai le colline dove si è sparso il sangue. Tutti quanti fuggimmo tutti quanti gettammo l’arma e il nome. Una donna ci guardava fuggire.  Uno solo di noi si fermò a pugno chiuso, vide il cielo vuoto, chinò il capo e morì  sotto il muro, tacendo.  Ora è un cencio di sangue e il suo nome. Una donna ci aspetta alle colline. La terra e la morte, Cesare Pavese Ricordare gli eventi che hanno segnato la storia d'Italia, anche i più recenti come la Liberazione, non va più di moda. Eppure il 25 aprile 1945 è una data importante che determina un importante percorso intrapreso in Italia, comunque la si pensi a riguardo. Riflettendo sul 25 aprile mi è tornata la voglia di leggere qualcosa che mi facesse sentire in maniera più forte il periodo della guerra civile in Italia, così ho cominciato a cercare fra i ricordi di scuola superiore, fra le letture che ho fatto, fra i libri che ho in casa e che non ho mai letto, nel web. Alla fine ho messo insie

Pensierino del giovedì sera

Ci sono giorni in cui mi sveglio e so che avrò una lunga giornata e penso a quando finalmente potrò tornare a casa e dedicare un po' di tempo a uno dei miei momenti di relax preferiti: la lettura. Un libro è come la musica che si preferisce, come bere una tazza di té: è tornare a casa, sentirsi a casa. In questo periodo sto leggendo insieme ad un'altra persona, un caso letterario degli ultimi anni che è recentemente scoppiato in Italia: La morte del padre dell'autore norvegese Karl Ove Knausgard. Non mi dilungo sul perché questo libro sia diventato un caso letterario, se ne è già parlato a sufficienza... E' un libro che scorre via a ritmo cadenzato come le onde del mare la sera, quello che rimane impresso via via che lo si legge sono sedimenti che prendono forma se lasciato scorrere con i suoi ritmi, né troppo velocemente né troppo lentamente. E credo di aver imparato a leggerlo con il giusto ritmo. Già, perché credo che i libri abbiano un loro proprio ritmo e per sa

Social Media Book Tag

In attesa di avere un po' di tempo per mettere insieme un paio di pensieri decenti su due libri letti ormai tempo fa, uno dei quali addirittura a fine 2014, mi diletto in un rapido tag a cui sono stata invitata a partecipare da  If you have a garden and a library...you have everything you need  oramai tempo fa. Dunque, lo scopo è quello di associare ai social network più famosi (alcuni non li uso nemmeno) un libro. Mi sono presa la licenza di non citare un paio di punti e di fare qualche modifica al tag per farlo calzare meglio con le mie personali reazioni alla lettura. 1. RACCONTO BREVE PREFERITO (ispirato a twitter)  Non sono una grande lettrice di racconti e quello che sto per citare a sire il vero non l'ho mai pensato all'interno della categoria, ma effettivamente lo è. Sto parlando di Tra donne sole di Pavese . Un racconto per me molto potente, penetrante che ho riletto più volte. Pavese in questo racconto narra di due donne che sono l'una l'opposto dell&#

Acciaio di Silvia Avallone

 Acciaio mi incuriosiva da tempo. Qualche mese fa Amazon lo dava disponibile gratuitamente in ebook con in allegato il primo capitolo del nuovo libro della Avallone. Ovviamente ne ho approfittato. Questo primo lavoro della Avallone ha vinto il Premio Campiello Opera Prima 2010 e si è candidato secondo al Premio Strega dello stesso anno. Insomma una garanzia. Il libro però mi ha deluso tantissimo arrivando ad irritarmi. Siamo a Piombino in un quartiere popolare identificabile con il reale quartiere Il Lombricone, a tutto il libro fa da sfondo l'acciaieria Lucchini. La storia ruota attorno alla vita di Anna e Francesca, due adolescenti che hanno appena finito la scuola media. Le due ragazzine sono unite da una di quelle amicizie particolari, quasi morbose che possono essere molto frequenti a quell'età. Entrambe provengono da famiglie disagiate che vivono del lavoro alla Lucchini. Fin qui tutto bene, le premesse per un buon romanzo ci sono e nei primi capitoli sembrava promet

Book tag: Il corpo umano

Ringrazio If you have a garden and a library you have everything you need  per aver proposto questo tag lanciato inizialmente da Il baule d'inchiostro  . Di seguito la mia risposta! OCCHI: UN LIBRO DI CUI TI SEI INNAMORATO AL PRIMO SGUARDO Fratelli d'acqua di Andrea del Fuego La bellissima copertina mi ha attirata fin da subito sullo scaffale delle novità della libreria. Non l'ho comprato subito, ma come ho raccontato in un post mi è arrivato fra le mani grazie ad un prestito di MissTortellino  . Il libro ha mantenuto le promesse: la copertina è evocativa, misteriosa, simbolica tanto quanto il contenuto! POLMONI: UN LIBRO FONDAMENTALE NELLA TUA VITA La luna e i falò di Cesare Pavese Un libro che sta da sempre dentro il mio comodino. Ho scelto l'immagine dell'edizione che ho io. Non è stato il mio primo Pavese, ma è stato il libro che mi ha definitivamente legata a questo grande autore italiano. Cosa amo di Pavese? Il dolore esistenziale c

Nuovo anno e lettura

Nell'ultimo periodo mi capita spesso di riflettere su come è cambiato il mio approccio alla lettura nell'era del web e dei social e lo faccio in particolare adesso, all'inizio di un nuovo anno. In passato non mi mettevo a quantificare quanto libri leggevo in un anno, il mio approccio alla lettura è sempre stato qualcosa di continuativo, senza bilanci. Negli ultimi anni, complici le utilissime librerie virtuali come anobii o goodreads mi risulta naturale far attenzione a quanti e quali libri ho letto, che sensazione mi hanno lasciato subito dopo la lettura, insomma fare un bilancio. Non ho ancora capito se è un'attitudine che mi piace oppure se irrigidisce un po' il mio percorso letterario. Ad ogni modo quest'anno ho letto molti libri di qualità, di alcuni mi sono sentita anche di scriverne un pensiero sul mio quaderno virtuale e condiviso (se non si è capito mi sto riferendo al blog), di un altro vorrei scriverne a breve. In un anno non arrivo a leggere q